Erettile: Disfunzione erettile e nutrizione-clinica
Nella disfunzione erettile è utile la nutrizione-clinica per contenere in caso fosse indicato, la risposta adattativa a stress e le connesse alterazioni del sistema neurovegetativo. La nutrizione-clinica è coerente e favorisce il decorso, ma non sostituisce i trattamenti medici previsti per la patologia. La disfunzione erettile è una sofferenza, della vita sessuale sia fisica, sia emozionale. La disfunzione erettile è il termine tecnico per definire l’impotenza ovvero l’incapacità per il paziente di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per vivere il rapporto sessuale in modo soddisfacente e efficace.
La disfunzione erettile è denominata anche in latino impotentia coeundi, mentre l’incapacità di generare è denominata impotentia generandi. La disfunzione erettile non implica necessariamente una impotentia generandi, poichè la produzione di gameti maschili può essere conservata. Certamente in alcuni casi si osserva la coincidenza della problematica in soggetti con difetto nella produzione, nel viaggio e nella qualità dello sperma. La disfunzione erettile è posta in relazione a molti fattori che richiedono prima di tutto un trattamento loro specifico:
- lesione nella regione perineale
- paralisi dei nervi motori
- lesioni del sistema nervoso
- sindrome adattativa a stress
- obesita
- malattie metaboliche
- alterazioni morfologiche dei genitali
- malattie endocrine
- diabete mellito
- alcolismo
- malattie debilitanti
- squilibri neurovegetativi
- dipendenze
- intossicazioni
- farmaci
- abuso di farmaci
- traumi psichici
L’ eventualità che nel paziente con disfunzione erettile sia una conseguenza dello stress patito non è rara. Questo può avvenire senza alcuna contraddizione anche quando il disturbo è riferibile ad una delle cause fisiche indicate. La terapia convenzionale si orienta alle sue cause e include farmaci, chirurgia, nutrizione-clinica e psicoterapia. La nutrizione-clinica per la disfunzione erettile non sostituisce i trattamenti previsti, ma li integra favorendoli. In caso di disfunzione erettile la risposta adattativa a stress consiste nella stimolazione dell’asse HPA e del sistema nervoso simpatico. Tali interazioni coinvolgono anche l’amigdala mediatrice della memoria emotiva e degli stati di paura e ansia. Una nutrizione-clinica coerente alle retroazioni ormonali indicate oltre a comportare un equilibrio di carichi e pertanto benessere fisico, determina anche equilibrio ormonale. Tale condizione corrisponde a una modulazione favorevole della risposta adattativa a stress e dunque anche dell’espressione sintomatologica nella disfunzione erettile stress modulata. Il paziente che segue una nutrizione-clinica coerente con la disfunzione erettile, applica corretti rapporti glicemici ovvero commisurati alla circadianità del cortisolo e soprattutto non perde massa magra. Questa condizione metabolica riduce la sofferenza per ansia. I conflitti affrontati nella vita sono ovviamente sempre gli stessi, ma la capacità emotiva di gestire tali conflitti è implementata. La nutrizione-clinica e il disfunzione erettile sono interconnessi da rapporti ormonali precisi a volte favorevoli a volte meno. Una nutrizione coerente con la sofferenza può ristabilire tali rapporti favorendo tramite i feedback ormonali anche uno stato di equilibrio emotivo.
La nutrizione-clinica oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. Il cibo e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento proprosto è integrativo di altri strumenti di terapia. La nutrizione-clinica richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per quali possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto è preferibile che a prescrivere uno specifico regime sia un medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permette una verifica semplice sull’operatore. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la nutrizione-clinica stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello,