Minerale osseo e nutrizione-clinica coerente con la terapia delle malattie
Il minerale osseo è un parametro nella composizione corporea rilevante per una nutrizione-clinica coerente con la terapia o prevenzione delle malattie. La composizione corporea può essere valutata con precisione tramite la diagnostica bioimpedenziometrica che costituisce la strumentazione di riferimento per la nutrizione-clinica. L’esame della composizione corporea in nutrizione-clinica è veloce, privo di effetti collaterali e ben accetto dai pazienti. I dati riguardanti la composizione corporea sono basilari per la comprensione della situazione nutrizionale e clinica del soggetto esaminato e impostare di conseguenza la sua nutrizione-clinica corretta. Il parametro BM Bone Minerals, minerale osseo è una subfrazione della FFM, Fat Free Mass o massa magra. Esso descrive la parte dei minerali impegnati nella struttura ossea. Il valore minimo per un soggetto adulto è pari a 2, 400 kg.
La massa totale di minerale osseo è quella che si riferisce alla costituzione del tessuto osseo ed è allocata nei compartimenti intra ed extracellulare. I principali minerali del BM Bone Minerals sono il calcio, bicarbonati, magnesio e fosfati. Il BM si contrappone allo STM o Soft Tissue Minerals che rappresenta il totale di minerale non legato alla struttura dell’osseo. La massa totale di minerale non osseo è quella che si riferisce ai tessuti molli. I principali minerali della STM sono il sodio, il potassio e il cloro. La validazione dei dati ottenuti nella diagnostica bioimpedenziometrica avviene tramite confronto con quelli ottenuti tramite DEXA ovvero assorbimetria raggi x a doppia energia. Tale metodica si basa sul principio dell’attenuazione differenziale di un fascio di raggi X, a due livelli energetici, al passaggio attraverso i tessuti. Quest’attenuazione è registrabile e correlata alla composizione corporea del soggetto esaminato. Il dato ottenuto tramite DEXA può essere correlato con quello della bioimpedenziometria fino a ottenere curve di corrispondenza validate. La diagnostica biompedenziometrica offre il vantaggio di non esporre il paziente a rischi collaterali durante l’esame.
Il tessuto osseo è composto di calcio, bicarbonati, magnesio e fosfati. La quantità di calcio, nel corpo umano, è di ca. 1.5% del peso corporeo. Il tessuto mineralizzato consiste in un’impalcatura di fibrille proteiche collagene, coperta da strati minerali, sulla cui superficie e all’interno presenta cellule che provvedono alla vita e al ricambio. L’osso è una complessa struttura di tessuto connettivo denso, mineralizzato, provvisto di dotti sanguigni, linfatici e nervosi e cellule ossee. Queste cellule denominate osteoblasti, osteociti e osteoclasti permettono il continuo processo di rigenerazione ossea. Lo scheletro umano è giornalmente demolito dall’attività osteoclastica e altrettanto ricostruito da quell’osteoblasica. In un periodo di cinque o sei anni uno scheletro umano è totalmente sostituito. Quest’attività incessante richiede notevoli sforzi metabolici. Il calcio è altresì importante per il funzionamento nervoso e muscolare e i fosfati per il per il metabolismo energetico. Lo scheletro funge, oltre alla sua funzione morfologica e strutturale da riserva per i sistemi tampone Bbuffer o Bone Buffer.
La rilevazione del BM Bone Minerals è importante per valutare come nutrire il paziente in funzione del patrimonio di minerali fondamentali nella formula della massa magra. La conservazione o il ripristino della massa magra è obiettivo di trattamenti curativi e preventivi. Il catabolismo o anabolismo della massa magra FFM Fat Free mass e la nutrizione-clinica possono comportare alterazioni dell’omeostasi dei minerali. La terapia delle alterazioni nella quantità di BM Bone Minerals nell’organismo del paziente trattato prevede la verifica dell’introito, la correzione nella nutrizione-clinica, la supplementazione delle carenze oltre il trattamento delle patologie collegate. Il recupero dei corretti rapporti tra gli elettroliti che formano un organismo oltre che per il trattamento di molti disturbi è funzionale alla conservazione della salute.
La nutrizione-clinica e salute sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. La nutrizione-clinica può interferire favorevolmente su tali rapporti contribuendo a una migliore gestione del paziente. I rapporti indicati nell’ analisi della composizione corporea e in particolare la BM Bone Minerals sono utili alle valutazioni necessarie per stabilire con precisione nel singolo paziente, la nutrizione-clinica corretta e la necessità di una eventuale integrazione con rimedi biologici o farmaci.
La nutrizione-clinica coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La nutrizione-clinica coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello
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