Metabolismo basale e nutrizione-clinica coerente con la terapia delle malattie
Il metabolismo basale e relativa distribuzione sono un parametro strumentale dell’ analisi della composizione corporea rilevante per una nutrizione-clinica coerente con la prevenzione o la terapia. La composizione corporea può essere valutata con precisione tramite la diagnostica bioimpedenziometrica che costituisce la strumentazione di riferimento per la nutrizione-clinica. L’esame della composizione corporea in nutrizione-clinica è veloce, privo di effetti collaterali e ben accetto dai pazienti. Il metabolismo basale BMR, Basal metabolic rate rappresenta il consumo di energia in un organismo a riposo. La BMR o metabolismo basale inlcude tutta l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali e costiuisce in media il 45-75% del dispendio energetico totale nella giornata.
La BMR, metabolismo basale si esprime in chilocalorie al giorno. La misurazione strumentale si riferisce a condizioni standard convenzionali ovvero basali:
- a riposo e in stato di veglia
- a digiuno da almeno 12 ore
- dopo sonno adeguato
- in assenza di attività fisica precedente alla misurazione
- in assenza di eccitazione fisica o mentale
- a temperatura ambientale compresa tra 20 °C e 27 °C.
LA BMR o metabolismo basale è influenzato da fattori individuali, nonché dal
- sesso
- età
- malattie
- farmaci
- nutrizione-clinica
- attività sportiva
- stress fisico
- stress emozionale
La misurazione della BMR metabolismo basale medio del metabolismo basale avviene con l’ analisi della composizione corporea bioimpedenziometrica oppure con la calorimetria. La calorimetria diretta permette di valutare la spesa energetica a partire dalla misurazione della dispersione di calore di un soggetto posto all’interno di una stanza adeguatamente attrezzata. L’ esame di composizione corporea può valutare anche la distribuzione del dispendio di energia nei tessuti maggiormente deputati al consumo. La distribuzione della BMR o metabolismo basale è un parametro dell’efficienza dei tessuti indagati e qualifica la situazione del soggetto sottoposto ad esame. In condizione di salute e nella situazione di esame precedentemente descritta, il consumo di 1000 kcal/giorno si ripartisce circa come segue:
- Fegato 24%
- Cervello 17%
- Cuore 6%
- Rene 9%
- Muscolo 16%
- Ossa 17%
- Matrice extracellulare 10%
- Altro 1%
La nutrizione-clinica può interferire favorevolmente su tali rapporti contribuendo a una migliore gestione del paziente. I rapporti indicati nell’analisi della composizione corporea, in particolare la BMR, metabolismo basale e relativa distribuzione sono essenziali alle valutazioni. Tali valori sono necessari per stabilire con precisione nel singolo paziente, la nutrizione-clinica corretta e la necessità di una eventuale integrazione con rimedi biologici o farmaci.
La nutrizione-clinica coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La nutrizione-clinica coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello