Gengivite e nutrizione-clinica coerente con il trattamento
Nella gengivite è utile la nutrizione-clinica coerente al fine di evitare i comportamenti tali da favorire le infiammazioni e una saliva iperacida. La gengivite è un’infiammazione dei tessuti gengivali, che si esprime con gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti tutti all’accumulo di placca. I batteri che compongono la placca, depositandosi sulle superfici dure del dente, possono determinare la gengivite. Anche squilibri ormonali possono favorire la gengivite. Si riscontrano, infatti, la malattia durante la pubertà e durante la gravidanza. L’accumulo di placca lungo il bordo gengivale causa una reazione infiammatoria dei tessuti molli. Il tartaro non sembra svolgere un’azione diretta contro la gengiva, ma favorendo l’adesione e l’accumulo batterico peggiora il quadro clinico delle gengive sanguinanti. Il deposito di batteri sulle superfici dentali permette l’infiammazione. La gengivite è una malattia reversibile, ma quando si supera il limite della reversibilità, esse confluiscono nella piorrea. La piorrea è certamente meno reversibile, poiché l’infiammazione non è più contenuta nella gengiva bensì coinvolge tutti i tessuti parodontali. La terapia e la prevenzione della gengivite si applica con un’instancabile igiene orale. La pulizia dei denti e l’utilizzo del filo interdentale per rimuovere la placca dalla zona della papilla gengivale è essenziale per prevenire le gengive sanguinanti e permettere la loro guarigione. La medicina convenzionale nella gengivite arriva fino alla prescrizione di antibiotici.
Una tecnica valida per aumentare la risposta terapeutica nel trattamento per la gengivite è la nutrizione-clinica coerente. Una saliva iperacida e abitudini alimentari tali da interferire con la risposta immunitaria favoriscono la crescita di placca batterica al bordo gengivale. La saliva iperacida dipende da fattori emozionali, ma può dipendere da un’alimentazione non equilibrata tra alimenti acidificanti e basificanti. In nutrizione-clinica una curva acido base delle ventiquattro ore nel soggetto esaminato è uno strumento efficiente per la correzione della sequenza nutrizionale praticata. Il parametro di riferimento per la saliva iperacida in nutrizione-clinica è il PRAL o Potential Renal Acid Load degli alimenti ingeriti. In nutrizione-clinica le modifiche di qualità negli alimenti ingeriti permettono di ottenere un bilanciamento dei rapporti tra acididità e alcalinità più favorevole al ripristino di saliva basica. ll paziente alimentato tramite nutrizione-clinica è bilanciato anche nei rapporti glicemici. Il rispetto della circadianità del cortisolo è essenziale anche per le difese immunitarie. Nelle gengive sanguinanti la componente infiammatoria è infatti centrale.
Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento è utile per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Qualità del cibo e orario di assunzione interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Cibo inadeguato comporta, infatti, una disregolazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza uno stile di vita dettato dalla pubblicità e dalle abitudini o tradizioni, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria, della acidifciazione e del carico tossine immesse dall’industria alimentare nel cibo. La nutrizione-clinica coerente è uno strumento rilevante anche nella prevenzione oltre che nella cure di molte malattie. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostituitivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’ analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello