Herpes simplex e nutrizione-clinica coerente con prevenzione o terapia
Nell’ herpes simplex è utile la nutrizione-clinica coerente con prevenzione o terapia per modificare i comportamenti alimentari che favoriscono le infiammazioni. e aumentare il cibo a PRAL negativo. Per herpes s’intende generalmente una categoria d’infezioni nelle quali sono coinvolti diversi tipi di virus. Il più comune è l’herpes labiale che compare generalmente sulle labbra o sul naso, il virus connesso è denominato herpes simplex. Inizialmente, l’ herpes labiale si manifesta con alcune vescicole ripiene di liquido limpido, spesso dolorose. Una volta terminato il processo infiammatorio, le vescicole provocate dall’ herpes si asciugano e formano una piccola crosta giallastra che scompare nel giro di pochi giorni. La comparsa dell’ herpes coincide con stress fisici ed emotivi come conflitti, esposizione a luce solare, mancanza di sonno, periodo premestruale o dopo assunzione di farmaci o cibi. La patologia herpes labialis ricompare con facilità poiché il virus appartiene agli slow virus, sopravvive all’interno delle cellule e non è sempre eliminato a patologia conclusa. Ogniqualvolta l’individuo esposto a stressors di varia natura, abbassa le sue difese immunitarie, allora l’ herpes simplex può fare una recidiva spesso nello stesso identico punto.
La terapia convenzionale dell’ herpes si avvale di farmaci antivirali sulle fasi acute. Tale categoria di farmaci nulla può però riguardo alla prevenzione delle recidive. A tal scopo si consiglia una condotta di vita tesa a evitare quando possibile stress particolari. Può essere utile anche proteggere le labbra con un filtro solare ad alto fattore di protezione sopratutto se il paziente si espone al sole intenso come sulla neve. Bisogna distinguere le patologie da herpes simplex da quelle in relazione all’herpes zooster comunemente chiamato Fuoco di Sant’Antonio. Questa è una patologia a carico della cute e delle terminazioni nervose, connessa al virus della varicella infantile.
La nutrizione-clinica può esse impiegata per prevenire le recidive purtroppo frequenti di herpes simplex. Cibo equilibrato qualitativamente, quantitativamente e inserito al giusto orarioe è la premessa per un sistema immunitario efficiente. In caso di recidiva inoltre una nutrizione-clinica coerente offre l’opportunità di modulare l’infiammazione con strategie alimentari atte a contenerla. In tale situazione una nutrizione-clinica coerente contrasta anche l’acidosi associata all’infiammazione. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento è utile per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Qualità del cibo e orario di assunzione interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Cibo inadeguato comporta, infatti, una disregolazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza uno stile di vita dettato dalla pubblicità, dalle abitudini e spesso avallato distrattamente da personale sanitario, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria, della acidifciazione e del carico tossine immesse dall’industria alimentare nel cibo. La nutrizione-clinica coerente è uno strumento rilevante anche nella prevenzione oltre che nella cure di molte malattie. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostituitivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’ analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello