Periartrite scapolo omerale e nutrizione-clinica coerente con il trattamento
Nella periartrite scapolo omerale una nutrizione-clinica coerente con il trattamento contiene l’infiammazione e l’acidificazione tipica in questi pazienti. La nutrizione-clinica coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere cooperare a terapia specifica favorendo o consentendo il processo di guarigione. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. Il dolore alle spalle è spesso in relazione ad una periartrite scapolo omerale, una infiammazione che coinvolge i tessuti che circondano l’articolazione delle spalle ovvero tendini, borse sierose e tessuto connettivo.
Questi tessuti s’infiammano evidenziando dolore e con il tempo possono formare calcificazioni. La periartrite scapolo omerale si presenta in modo graduale, prima con disturbi leggeri e poi con sintomi sempre più evidenti. Talvolta il dolore alle spalle compare in associazione con un’artrosi cervicale che ne aggrava i disturbi. Il dolore alle spalle da periartrite è spesso caratterizzato da insorgenza notturna e accompagnato dalla difficoltà a compiere i movimenti anche i più banali. Con il tempo la periartrite se trascurata può determinare una riduzione importante della funzione articolare a causa delle calcificazioni e delle aderenze fibrose. Per questo motivo la periartrite scapolo omerale in lingua anglosassone è spesso denominata “frozen shoulder” o spalle congelate. La diagnosi precisa delle cause del dolore alle spalle è eseguita da un medico per il tramite della visita associata a indagini strumentali tra le quali è rilevante accanto ad altri strumenti diagnostici la radiografia delle spalle. Il dolore alle spalle evidenzia un grande pericolo per i pazienti che ne sono affetti, una progressione lenta ma recidivante. Ogni volta che il paziente ha una remissione clinica pensa di non aver più il problema fino alla prossima fase con manifesto dolore. Questo tende a produrre un comportamento del paziente omissivo di terapia.
La nutrizione-clinica coerente è utile nella periartrite scapolo omerale per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Secondo la nutrizione-clinica coerente le abitudini alimentari interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Stress e nutrizione inadeguata comportano, infatti, una disregolazione anche del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza di stress sia endogeno, sia esogeno e a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. La nutrizione-clinica coerente seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria.
Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento è utile per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Qualità del cibo e orario di assunzione interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Cibo inadeguato comporta, infatti, una disregolazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza uno stile di vita dettato dalla pubblicità e dalle abitudini o tradizioni, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria, della acidifciazione e del carico tossine immesse dall’industria alimentare nel cibo. La nutrizione-clinica coerente è uno strumento rilevante anche nella prevenzione oltre che nella cure di molte malattie. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostituitivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’ analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello