Rughe e nutrizione-clinica coerente con la prevenzione o terapia
Nelle rughe è utile la nutrizione-clinica per evitare i comportamenti alimentari che favoriscono la perdita di acqua, di massa magra e per aumentare i cibi a PRAL negativo. L’ obiettivo della nutrizione-clinica nelle rughe sarà un rassodamento dei tessuti e una distensione delle rughe. Prima di ogni trattamento delle rughe tramite nutrizione-clinica è opportuno inquadrare la problematica estetica nel paziente come un sintomo di contesto disregolativo che merita terapia sistemica e nutrizione-clinica oltre quella locale. Disidratazione, preoccupazioni, stress, scarso riposo, carenze nutrizionali, ambiente tossico e fumo sono le cause principali che provocano in ogni individuo un maggiore affaticamento della pelle e in successione temporale le rughe. Il volto è l’unica parte del corpo non protetta dall’abbigliamento. Inoltre la mimica della stanchezza attraverso l’espressione e la comunicazione non verbale affatica il volto più di ogni altra parte del corpo. Questa condizione considerando i ritmi che caratterizzano la quotidianità, va a toccare un numero sempre maggiore di persone, di tutte le età.
La prima manifestazione di affaticamento del volto si traduce generalmente nella perdita di tonicità e luminosità del viso e, successivamente, con una accentuazione visibile di piccole rughe. La valutazione della situazione del paziente è valutata tramite l’ analisi di composizione corporea. Alcuni dei parametri misurati nella composizione corporea sono significativi per valutare le rughe:
- TBW Total Body Water o acqua totale
- Turn over della TBW o ricambio di acqua giornaliero necessario
- ECMprotein Extracellular matrix protein o collagene
L’ acqua totale rappresenta la percentuale complessiva dei fluidi corporei rispetto al peso totale del soggetto. Sono fisiologici i valori acquisiti dal paziente maschile se espressi in un range compreso tra il 60% e 70% del peso corporale complessivo. Per un paziente femminile il range fisiologico è esteso tra il 55% e il 65% del peso corporale complessivo. Il parametro turn over della TBW o dell’ acqua totale aiuta il paziente a bere il quantitativo di acqua corretto nelle 24 ore. Invitare il paziente a seguire correttamente il proprio turn over idrico è necessario per mantene i risultati della mesoterapia omeopatica delle rughe. Infine il quantitativo di collagene presente nella matrice extracellulare parametra anche la nutrizione-clinica funzionalmente al trattamento delle rughe.
Per contrastare efficacemente la stanchezza cutanea e le rughe, può essere impegnata dunque la nutrizione-clinica . Gli effetti possono essere gradualmente visibili e portano ad un miglioramento della tonicità dei tessuti e ad un ritorno a quella luminosità del viso. La nutrizione-clinica è una nutrizione-clinica attraverso la quale si ottiene una revitalizzazione naturale dei tessuti. Nella nutrizione-clinica la valutazione e monitoraggio del paziente avviene tramite l’ analisi della composizione corporea. Il sistema connesso al paziente tramite bioimpedenziometri è in grado di calcolare anche il GL (Glicemic Load) e il PRAL (Potential Renal Acid Load) 24h. La curva di risposta metabolica in un individuo nell’arco delle ventiquattro ore, è la premessa per una strategia nutrizionale personalizzata e mirata alla correzione delle anomalie implicate nella disidratazione e nelle righe.
Al seguito di una fase diagnostica in nutrizione-clinica si elaborano sequenze nutrizionali personalizzate da alternare durante la settimana. La nutrizione-clinica è facile da eseguire, non richiede di pesare il cibo con grande precisione e sopratutto quando correttamente eseguita, provvede alla rimozione della fame compulsiva.
La valutazione del paziente avviene tramite una strumentazione idonea a misurare i seguenti parametri nella nutrizione-clinica del paziente:
1. Qualità: quale cibo mangiare
2. Orario: a che ora conviene assumere un determinato cibo.
3. Minimi e massimi di carico: mangiare poco può danneggiare la massa magra
4. Rispetto dell’equilibrio acido-base: un bilanciamento acido non favorisce la tonicità cutanea
5. Quantità di acqua da assumere nelle ventiquattro ore: bere meno favorisce la disidratazione e le righe.
La nutrizione-clinica oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante delle rughe. Nel trattamento dei casi più impegnativi e caratterizzati da estensione si consiglia l’associazione con l’ agopuntura omotossicologica. Come terapia coadiuvante nelle rughe sono utili anche i rimedi di medicina non convenzionale da associare alla nutrizione-clinica , tra i quali possono essere citati la fitoterapia, l’omotossicologia o l’omeopatia. I trattamenti indicati sono da valutare sopratutto per limitare l’ uso di farmaci esteso nel tempo e sono prescritti preferibilmente da un medico iscritto nei registri dei medicina non convenzionale presso l’ Ordine dei Medici. L’ iscrizione nei registri prova l’avvenuta formazione in tali discipline.
Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento è utile per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Qualità del cibo e orario di assunzione interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Cibo inadeguato comporta, infatti, una disregolazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza uno stile di vita dettato dalla pubblicità e dalle abitudini o tradizioni, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria, della acidifciazione e del carico tossine immesse dall’industria alimentare nel cibo. La nutrizione-clinica coerente è uno strumento rilevante anche nella prevenzione oltre che nella cure di molte malattie. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostituitivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’ analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello