Somatotropina in una nutrizione-clinica coerente con salute
Una nutrizione-clinica coerente con la salute considera le interazioni tra cibo ei ormoni tra questi è rilevante la somatotropina. La nutrizione-clinica non rappresenta la semplice fornitura di un carburante a un complesso meccanismo che lo consuma per sostenersi. La nutrizione-clinica è una forma di comunicazione tra ambiente e organismo. Essa è modulata pertanto da una rete di azioni e retroazioni ormonali significative per tale interazione. Conoscere gli ormoni, le loro funzioni e soprattutto la loro modulazione è essenziale per stabilire quale nutrizione-clinica è maggiormente indicata per ogni soggetto esaminato. Purtroppo un aumento della glicemia in certi orari del giorno causa un effetto antagonista sulla secrezione di somatotropina con un impatto sulla salute.
La somatotropina, nota anche come ormone della crescita in inglese growth hormon GH, è un ormone accumulato e secreto dalle cellule della adenoipofisi in modo pulsatile secondo un ritmo circadiano. La pulsatilità della somatotropina ne determina in modo preponderante la funzione. La somatotropina ha innumerevoli funzioni soprattutto a livello muscolo scheletrico:
· stimolazione delle divisioni cellulari
· stimolazione della crescita muscolo-scheletrica
· stimolazione della lipolisi
· stimolazione del sistema immunitario
· miglioramento delle funzioni cognitive
· stimola l’eritropoiesi
· stimola la deposizione di calcio nel tessuto osseo e le cellule cartilaginee
La somatocrinina o growth hormon realising factor somatotropinaRF è invece un ormone prodotto nell’ipotalamo che stimola la produzione di somatotropina nell’adenoipofisi. La sua funzione è di implementare la produzione di somatotropina e di promuovere lo slow-wave-sleep ovvero il sonno più profondo e rigeneratore. Il suo controregolatore e la somatostatina, growth hormon inibiting factor somatotropinaIH, ha invece la funzione di ridurre la produzione di ormone della crescita somatotropina. La somatostatina e la somatocrinina sono pertanto l’acceleratore e il freno delle funzioni dell’ormone della crescita somatotropina. La pulsatilità dell’ormone somatotropina determina, in condizioni fisiologiche, una finestra di attività durante il sonno notturno. Purtroppo un aumento della glicemia causa un effetto antagonista alla sua secrezione, riducendo la finestra utile all’azione più rilevante dell’ormone, ne consegue una degradazione della funzione anabolica. L’azione di costruzione della massa magra favorita da somatotropina e la riduzione della massa grassa favorita dal glucagone nella fascia oraria notturna oltre da pasti glicemici serali può essere altresì compromessa anche a causa di uno spostamento notturno del pH extracellulare verso l’acidosi come indotta da cibi a PRAL positivo. Anche lo stress serale con liberazione di cortisolo possiede una retroazione negativa sulla funzione della somatotropina. Da questo punto di vista appare ben più sopportabile lo stesso carico stressogeno se applicato nella prima mattina. I fattori stimolanti l’attività dell’ormone della crescita si considerano: l’attività fisica, la bassa glicemia serale, il sonno profondo e il buon umore. Al contrario si considerano inibenti l’attività della somatotropina: il cortisone serale, la glicemia alta la sera, la sedentarietà e la depressione.
Le caratteristiche del funzionamento della somatotropina nel corpo umano permettono di modulare i carichi di carboidrati alimentari in modo coerente durante l’arco delle ventiquattro ore. Le caratteristiche circadiane con pulsatilità notturna della somatotropina, definiscono in nutrizione-clinica un pasto serale con zuccheri poco favorevole. Un pasto glicemico serale può, infatti, determinare una perdita di massa magra e in particolare di muscolatura. Al contrario la prima colazione dovrebbe essere preferibilmente ad alto tenore glicemico e a PRAL molto negativo. L’esame della composizione corporea evidenzia la corretta circadianità della somatotropina tramite sequenze bioimpedenziometriche caratterizzate da valori corretti di massa magra o crescenti. Nei pazienti che non evidenziano queste caratteristiche il ripristino del funzionamento corretto, implica oltre a terapie specifiche per le patologie anche una nutrizione-clinica coerente con le retroazioni ormonali indicate.
La nutrizione-clinica coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a patologia. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La nutrizione-clinica coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello