Surmenage e nutrizione-clinica coerente conprevenzione o terapia
Nella risposta d’adattamento al surmenage è utile la nutrizione-clinica commisurata alla circadianità del cortisolo e ricca di cibo a PRAL negativo. La nutrizione-clinica è apprezzata per la sua efficienza senza effetti collaterali indesiderati. Nel trattamento del surmenage si applica una strategia nella scelta del cibo atta a favorire le retroazioni ormonali di contenimento del danno. Prima di ogni trattamento è opportuno inquadrare il surmenage sofferto, in un contesto personale che implichi la considerazione di tutte le interferenze possibili. Imn particolar modo saranno oggetto di attenzione le malattie pregresse,in atto, i medicinali utilizzati, lo stile di vita e lo stress patito.
Le risposte adattative al surmenage più comuni sono: insonnia, ansia, disturbi digestivi, alterazioni dell’appetito dolori, infiammazioni croniche e alterazione della risposta immunitaria. Si tratta solo di un elenco esemplificativo, perché la risposta del singolo dopo esposizione a surmenage può riguardare funzioni e tessuti biologici ulteriori. Preoccupazioni, mobbing, conflitti sospesi, scarso riposo, carenze nutrizionali e intossicazioni sono le cause principali che provocano in ogni individuo un surmenage. A parte le complesse reazioni fisiche e emozionali , il volto è la parte del corpo che lo testimonia e lo rende almeno percepibile. La mimica del surmenage attraverso l’espressione e la comunicazione non verbale evidenzia l’ esposizione. Questa condizione considerando i ritmi che caratterizzano la quotidianità, implica un numero sempre maggiore di persone, di tutte le età. Per contrastare efficacemente il surmenage può essere impegnata una nutrizione-clinica coerente. Gli effetti possono essere gradualmente visibili e portano ad un miglioramento della risposta adattativa del paziente esposto e una diminuzione delle conseguenze emozionali e somatiche patite.
La risposta ormonale e neurovegetativa a surmenage comporta una stimolazione dell’asse HPA e del sistema nervoso simpatico. Questa risposta simpatica ed endocrina è caratterizzata da aumento della frequenza cardiaca, alterazione della termoregolazione e l’inibizione della secrezione d’insulina. Il rilascio a livello cerebrale di CRH nell’ipotalamo e noradrenalina nel locus coeruleus determina oltre alla stimolazione delle surrenali e all’instaurazione di un rapporto sfavorevole tra secrezione di cortisolo e DHEA, anche l’inibizione della secrezione d’insulina. Tali interazioni coinvolgono anche l’amigdala mediatrice della memoria emotiva e degli stati emotivi e conflittuali. La nutrizione-clinica coerente propone una strategia nella scelta del cibo che consideri le retroazioni ormonali indicare. Tale nutrizione-clinica comporta un equilibrio di carichi e pertanto benessere fisico e per le retroazione favorevoli anche equilibrio ormonale. Il paziente in nutrizione-clinica è alimentato con una sequenza nutrizionale, corretta da rapporti glicemici commisurati alla circadianità del cortisolo in modo da non perdere massa magra o addirittura implementandola. La costanza o la crescita di massa magra è favorevole e il paziente patisce meno i danni da surmenage.
La nutrizione-clinica coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una nutrizione-clinica coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. Il trattamento tramite nutrizione-clinica è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in nutrizione-clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello